In occasione del nostro primo trail a staffetta ogni componente del
P&P ha deciso di raccontare a modo suo esperienze/sensazioni di quei
faticosi e fangosi 10 km.
MATTEO COMPARIN
Reduce
da prestazioni non sportive di livello nei giorni precedenti mi prendo a
letto e devo prepararmi alla svelta per raggiungere i miei amici che mi
aspettano a Isola. Prendo la macchina e noto subito l'ottima giornata
dal punto di vista meteo, ideale per correre un trail. Una volta
compilato il modulo con il mio compagno di staffetta Valerio ritiro il
pacco gara e noto subito la bellissima maglietta tecnica offerta che
penso mi accompagnerà in tante avventure trail e non (ortocoltura). Mi
cambio e mi avvio nella zona partenza con Nicola che mi accompagnerà
nella prima frazione di corsa, quando una signora esclama ad un amico di
vecchia data salutandolo "vien qua che te palpo l'oseo", in questo
momento capisco che questa è la corsa che fa per me. Durante il
riscaldamento ho la sensazione di non avere le calzature adatte per un trail
dove il fango la fa da padrone, infatti con le mie asics ultraliscie
scivolo pure sull'asfalto.
Pochi minuti prima di partire i
concorrenti si sistemano al meglio: c'è chi guadagna posizioni sulla
griglia di partenza e chi si sgorna una birra ....Una volta partiti le
sensazioni sono buone, in salita le gambe reggono ed in discesa mi
lancio come non ci fosse un domani ... Mi sento un cinghiale del bosco e
vado a tutta sperando di riuscire a tenere. Supero molti personaggi che
alla partenza si sono fatti largo a gomitate. I sentieri sono 100%
fango ed imposto le curve a modi Lancia Delta Integrale mondiale rally.
In discesa mi aggrappo a quello che trovo e mi do slancio su per le
masiere ... Mi perdo pure nel bosco per poi ritrovarmi ... Verso la fine
le gambe si fanno dure ed in salita decido di optare per la tecnica che
mi ha insegnato l'amico Coste denominata "cavreta" ...Poco prima
dell'arrivo mi lancio in discesa ed ho il tempo di superare altri due
concorrenti e dare il cambio al povero Valerio con una coppa tremenda
che lo fa partire ad un ritmo di 2'80'' al km ....Dopo aver preso fiato
mi pianto allo stand con Nicola che è arrivato da qualche minuto e mi
sparo un terzo tempo da paura...
Non mi sono mai divertito così tanto ad una gara e sono finalmente riuscito a superare i fantasmi del passato. Avanti così.
Foto che immortala Compa durante la corsa |
VALERIO ROMARE
Ore 06:50 suona la sveglia e realizzo dopo un breve
ripristino mentale che in mattinata dovrò affrontare il trail "in the
paltan"…...Mi precipito come una saetta in cucina per la consueta
colazione e noto subito l'ottima giornata ideale per una corsa tra sentieri,
flora e fauna varia...Ore 08:00 arriva Nicola in auto e subito partiamo in
direzione del santuario di Isola, luogo dov’è situata la partenza della
staffetta…..Procediamo all'iscrizione e decidiamo dopo una breve consultazione
con noti podisti del territorio vicentino di formulare così la nostra
staffetta: 1°frazionista Matteo, 2°frazionista Valerio mentre Nicola decide di
correre con un compagno di una certa esperienza in campo trail ma ignoto a
tutti noi...Ore 09:30 i primi frazionisti sono sistemati sulla linea di
partenza compreso il mio compagno Matteo che mi confida di avere già 170
battiti, lo invito alla calma e lo rincuoro dicendogli che ha ancora in corpo 3
Jager Tee pronti per essere sparati in zona Cogolla...Pronti partenza
via...Incito nuovamente il mio compagno al passaggio sotto il gonfiabile dello
start e poi attendo trepidante il suo arrivo in zona cambio/brulè...Per
sconfiggere la noia nel frattempo mi reco in zona ristoro dove tra leggende e
storie podistiche e non solo l'umorismo non manca e così i minuti
trascorrono...Attenzione i primi stanno per transitare annuncia lo speaker...mi
avvicino così alla zona cambio e attendo Matteo...Scalpito, sono carico,
l'odore del brulè che echeggia nell'aria mi dà la grinta giusta ma Matteo si fa
attendere...Attenzione dopo circa 1h.03m noto la sua sagoma in lontananza, mi
preparo per il change, il leprotto Matteo giunge a pochi metri da me, mi batte
sulla capoccia per darmi il touch e mi grida parole incitanti ma
incomprensibili, parto a razzo pronto a vendicare tutti i runners che avevano
superato il mio compagno di avventure...Primo tratto di sterrato e primi
podisti da inserire nel mirino, affronto la salita iniziale con il fiato ancora
da rompere ma non me ne può fregar di meno...Comincio sorpassi azzardati e già
dopo un paio di km noto che i morti sono parecchi, terminata la salita mi
ributto nel bosco come un levriero, scivolo a terra ma mi rialzo a modi killer
con vittima in fuga, ma dopo poco di nuovo salita, soffro, ma non mollo anche
perché la strada è ancora lunga...Dopo circa 4 km discesa viscida con mezzo
metro di fango, mi getto a kamikaze senza nessun rimorso e timore di finire in
qualche letto d'ospedale, in compenso finisco sulle piante del bosco, mi
rimetto in carreggiata e via a tutta nuovamente...Al km 6 leggero falso piano
spingo, affondo ancora pugnalate sulle schiene di altri runners, intanto
fiatone e battiti in aumento esponenziale si fanno sentire...Al km 9 penso che
ci siamo ormai e invece altro strappo in salita, breve fortunatamente, e poi
altra discesa insidiosa che affronto come sempre da pazzo scatenato,
conseguenze: vado a sbattere sul cornicione di un pontile costruito per
attraversare una piccola valle incantata ma niente di grave, mi rigetto poi sul
sentiero, sorpasso un altro podista e in lontananza noto altro runner…..Manca
poco all'arrivo così sfrutto le mie doti da discesista pazzo e sebbene uno
dell'organizzazione mi inviti a rallentare causa terreno adatto a gara di
aratura, vado a tutta effettuo l'ennesimo sorpasso mattutino, ghigno malefico
in volto e via sotto lo striscione di arrivo dove mi aspettano i miei compagni
che mi incitano fino alla fine...Chiudo in circa 50m....Buon parziale che ci
permette di arrivare decimi a tale splendida manifestazione...Tutti assieme poi
ci rechiamo sotto lo stand dove inizia la festa a suon di brulè, raboso, scorse
de formaio, polenta e sopressa e immancabili racconti e impressioni personali
sul trail effettuato.
NICOLA RIZZI
Domenica 29 Dicembre 2013 il mio
esordio nel mondo delle
gare non competitive è alle porte…È il grande giorno della famosa
“Cambio
dell’anno”….. Sono l’unico membro del P&P a non disporre di un
compagno di
staffetta ma questo non mi abbatte e cerco di rimanere concentrato…..Ci
dirigiamo in zona iscrizioni e scopro come un frizzante signore
leggermente più
temprato, di nome Antonio, è anche lui alla ricerca di un compagno di
gara…Dopo
un dialogo fitto e serrato ci accordiamo e decidiamo di formare il
nostro dream
team.…Concluse le fasi burocratiche passo ad un veloce riscaldamento e
poi mi
incolonno in direzione partenza…..Inizio a ricevere spintoni da podisti
esaltati in cerca della pole position che, nonostante siano consapevoli
di
crepare dopo qualche km, vogliono partire la davanti e difatti
mi trovo in fondo al gruppo……Inizia il conto alla rovescia 3,2,1
si parteee……Dopo una primissima parte pianeggiante il percorso inizia a
sentenziare e la prima salita emette già le prime vittime…..Sfruttando
la poca
mole e la notevole agilità riesco a inserirmi in ardui pertugi e a
superare un
po’ di gente…La salita che, ci conduce a casa di un nostro caro lettore,
è più
dura di quanto pensassi e fatico a spaccare il fiato…..Le condizioni
della gara
non sono proprio le più appropriate per le mie caratteristiche….E nota
in me
l’assenza totale di equilibrio e assieme alla mancanza di grip fornito
dalle
mie Asics in quei sentieri fangosi il pericolo di cadere è sempre in
agguato…. Dopo
circa 5 km
mi sento bene e decido di premere sull’acceleratore: neanche tempo di
realizzare tale convinzione ed ecco il primo volo di giornata al quale
ne
seguirà un secondo (il tutto accompagnato da qualche blasfemia)…Con il
corpo
ricoperto per il 80% da fango imbastisco una sfida personale con un
podista
particolarmente gasato….Questo folle affronta ogni discesa senza timori
reverenziali e puntualmente mi svernicia purtroppo per lui ad ogni
salita riesce
nell’altrettanta impresa di piantarsi dandomi così la possibilità si
rimettermi
davanti…. Quando il testa a testa stava per entrare nel vivo sento un
forte
ruggito dalle retrovie….Con faccia perplessa e timorosa mi giro per
controllare
la situazione e noto come ci sia il mio “antagonista” fermo che si tiene
la coscia
destra: uno strappo lo mette KO….Continuo la marcia assieme ad un
gruppetto di 3-4
atleti fino a quando svoltata una curva ci troviamo di fronte un gruppo
di
altri atleti iscritti alla competizione che giungono da una direzione
opposta
alla nostra….. Qualcuno ha sbagliato il primo pensiero….Poi noto come in
fondo
a questo gruppo ci sia anche il buon Matteo con il quale instauro un
dialogo di
difficile comprensione vista l’assenza di ossigeno nel
serbatoio……Finalmente giungo all’ultima salita forse la rampa più dura
di tutta la gara…..Non posso
mollare e nonostante infarti sempre più prossimi giungo in cima con più
di 190 battiti….L’ultima
parte del tracciato è tutta in discesa e così decido di rischiare la
vita
lanciandomi ad una velocità folle….. All’arrivo cedo il testimone a Toni
il
quale parte ed affronta i 10
km a tutta birra……….Soddisfatto di aver concluso la frazione in 1 h
aspetto
l’arrivo del mio compagno e di Valerio sorseggiando qualche brulè in
compagnia di Matteo…..Ottima
prova sportiva anche quella di Toni il quale ultima il percorso in 1 h
conducendoci ad una discreta 26esima posizione finale…..Da rivedere
invece il
suo terzo tempo passato lontano dalla zona brulè/raboso preferendo un
thè caldo
come bevanda per reintegrare.
Il dream team: Nicola e il mitico Toni |
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