lunedì 30 dicembre 2013

CHANGE OF THE YEAR

In occasione del nostro primo trail a staffetta ogni componente del P&P ha deciso di raccontare a modo suo esperienze/sensazioni di quei faticosi e fangosi 10 km.

MATTEO COMPARIN

Reduce da prestazioni non sportive di livello nei giorni precedenti mi prendo a letto e devo prepararmi alla svelta per raggiungere i miei amici che mi aspettano a Isola. Prendo la macchina e noto subito l'ottima giornata dal punto di vista meteo, ideale per correre un trail. Una volta compilato il modulo con il mio compagno di staffetta Valerio ritiro il pacco gara e noto subito la bellissima maglietta tecnica offerta che penso mi accompagnerà in tante avventure trail e non (ortocoltura). Mi cambio e mi avvio nella zona partenza con Nicola che mi accompagnerà nella prima frazione di corsa, quando una signora esclama ad un amico di vecchia data salutandolo "vien qua che te palpo l'oseo", in questo momento capisco che questa è la corsa che fa per me. Durante il riscaldamento ho la sensazione di non avere le calzature adatte per un trail dove il fango la fa da padrone, infatti con le mie asics ultraliscie scivolo pure sull'asfalto.
Pochi minuti prima di partire i concorrenti si sistemano al meglio: c'è chi guadagna posizioni sulla griglia di partenza e chi si sgorna una birra ....Una volta partiti le sensazioni sono buone, in salita le gambe reggono ed in discesa mi lancio come non ci fosse un domani ... Mi sento un cinghiale del bosco e vado a tutta sperando di riuscire a tenere. Supero molti personaggi che alla partenza si sono fatti largo a gomitate. I sentieri sono 100% fango ed imposto le curve a modi Lancia Delta Integrale mondiale rally. In discesa mi aggrappo a quello che trovo e mi do slancio su per le masiere ... Mi perdo pure nel bosco per poi ritrovarmi ... Verso la fine le gambe si fanno dure ed in salita decido di optare per la tecnica che mi ha insegnato l'amico Coste denominata "cavreta" ...Poco prima dell'arrivo mi lancio in discesa ed ho il tempo di superare altri due concorrenti e dare il cambio al povero Valerio con una coppa tremenda che lo fa partire ad un ritmo di 2'80'' al km ....Dopo aver preso fiato mi pianto allo stand con Nicola che è arrivato da qualche minuto e  mi sparo un terzo tempo da paura...
Non mi sono mai divertito così tanto ad una gara e sono finalmente riuscito a superare i fantasmi del passato. Avanti così.

Foto che immortala Compa durante la corsa





VALERIO ROMARE

Ore 06:50 suona la sveglia e realizzo dopo un breve ripristino mentale che in mattinata dovrò affrontare il trail "in the paltan"…...Mi precipito come una saetta in cucina per la consueta colazione e noto subito l'ottima giornata ideale per una corsa tra sentieri, flora e fauna varia...Ore 08:00 arriva Nicola in auto e subito partiamo in direzione del santuario di Isola, luogo dov’è situata la partenza della staffetta…..Procediamo all'iscrizione e decidiamo dopo una breve consultazione con noti podisti del territorio vicentino di formulare così la nostra staffetta: 1°frazionista Matteo, 2°frazionista Valerio mentre Nicola decide di correre con un compagno di una certa esperienza in campo trail ma ignoto a tutti noi...Ore 09:30 i primi frazionisti sono sistemati sulla linea di partenza compreso il mio compagno Matteo che mi confida di avere già 170 battiti, lo invito alla calma e lo rincuoro dicendogli che ha ancora in corpo 3 Jager Tee pronti per essere sparati in zona Cogolla...Pronti partenza via...Incito nuovamente il mio compagno al passaggio sotto il gonfiabile dello start e poi attendo trepidante il suo arrivo in zona cambio/brulè...Per sconfiggere la noia nel frattempo mi reco in zona ristoro dove tra leggende e storie podistiche e non solo l'umorismo non manca e così i minuti trascorrono...Attenzione i primi stanno per transitare annuncia lo speaker...mi avvicino così alla zona cambio e attendo Matteo...Scalpito, sono carico, l'odore del brulè che echeggia nell'aria mi dà la grinta giusta ma Matteo si fa attendere...Attenzione dopo circa 1h.03m noto la sua sagoma in lontananza, mi preparo per il change, il leprotto Matteo giunge a pochi metri da me, mi batte sulla capoccia per darmi il touch e mi grida parole incitanti ma incomprensibili, parto a razzo pronto a vendicare tutti i runners che avevano superato il mio compagno di avventure...Primo tratto di sterrato e primi podisti da inserire nel mirino, affronto la salita iniziale con il fiato ancora da rompere ma non me ne può fregar di meno...Comincio sorpassi azzardati e già dopo un paio di km noto che i morti sono parecchi, terminata la salita mi ributto nel bosco come un levriero, scivolo a terra ma mi rialzo a modi killer con vittima in fuga, ma dopo poco di nuovo salita, soffro, ma non mollo anche perché la strada è ancora lunga...Dopo circa 4 km discesa viscida con mezzo metro di fango, mi getto a kamikaze senza nessun rimorso e timore di finire in qualche letto d'ospedale, in compenso finisco sulle piante del bosco, mi rimetto in carreggiata e via a tutta nuovamente...Al km 6 leggero falso piano spingo, affondo ancora pugnalate sulle schiene di altri runners, intanto fiatone e battiti in aumento esponenziale si fanno sentire...Al km 9 penso che ci siamo ormai e invece altro strappo in salita, breve fortunatamente, e poi altra discesa insidiosa che affronto come sempre da pazzo scatenato, conseguenze: vado a sbattere sul cornicione di un pontile costruito per attraversare una piccola valle incantata ma niente di grave, mi rigetto poi sul sentiero, sorpasso un altro podista e in lontananza noto altro runner…..Manca poco all'arrivo così sfrutto le mie doti da discesista pazzo e sebbene uno dell'organizzazione mi inviti a rallentare causa terreno adatto a gara di aratura, vado a tutta effettuo l'ennesimo sorpasso mattutino, ghigno malefico in volto e via sotto lo striscione di arrivo dove mi aspettano i miei compagni che mi incitano fino alla fine...Chiudo in circa 50m....Buon parziale che ci permette di arrivare decimi a tale splendida manifestazione...Tutti assieme poi ci rechiamo sotto lo stand dove inizia la festa a suon di brulè, raboso, scorse de formaio, polenta e sopressa e immancabili racconti e impressioni personali sul trail effettuato.
Lo staff P&P terminato il trail e pronti per il terzo tempo



NICOLA RIZZI

Domenica 29 Dicembre 2013 il mio esordio nel mondo delle gare non competitive è alle porte…È il grande giorno della famosa “Cambio dell’anno”….. Sono l’unico membro del P&P a non disporre di un compagno di staffetta ma questo non mi abbatte e cerco di rimanere concentrato…..Ci dirigiamo in zona iscrizioni e scopro come un frizzante signore leggermente più temprato, di nome Antonio, è anche lui alla ricerca di un compagno di gara…Dopo un dialogo fitto e serrato ci accordiamo e decidiamo di formare il nostro dream team.…Concluse le fasi burocratiche passo ad un veloce riscaldamento e poi mi incolonno in direzione partenza…..Inizio a ricevere spintoni da podisti esaltati in cerca della pole position che, nonostante siano consapevoli di crepare dopo qualche km, vogliono partire la davanti e difatti mi trovo in fondo al gruppo……Inizia il conto alla rovescia 3,2,1 si parteee……Dopo una primissima parte pianeggiante il percorso inizia a sentenziare e la prima salita emette già le prime vittime…..Sfruttando la poca mole e la notevole agilità riesco a inserirmi in ardui pertugi e a superare un po’ di gente…La salita che, ci conduce a casa di un nostro caro lettore, è più dura di quanto pensassi e fatico a spaccare il fiato…..Le condizioni della gara non sono proprio le più appropriate per le mie caratteristiche….E nota in me l’assenza totale di equilibrio e assieme alla mancanza di grip fornito dalle mie Asics in quei sentieri fangosi il pericolo di cadere è sempre in agguato…. Dopo circa 5 km mi sento bene e decido di premere sull’acceleratore: neanche tempo di realizzare tale convinzione ed ecco il primo volo di giornata al quale ne seguirà un secondo (il tutto accompagnato da qualche blasfemia)…Con il corpo ricoperto per il 80% da fango imbastisco una sfida personale con un podista particolarmente gasato….Questo folle affronta ogni discesa senza timori reverenziali e puntualmente mi svernicia purtroppo per lui ad ogni salita riesce nell’altrettanta impresa di piantarsi dandomi così la possibilità si rimettermi davanti…. Quando il testa a testa stava per entrare nel vivo sento un forte ruggito dalle retrovie….Con faccia perplessa e timorosa mi giro per controllare la situazione e noto come ci sia il mio “antagonista” fermo che si tiene la coscia destra: uno strappo lo mette KO….Continuo la marcia assieme ad un gruppetto di 3-4 atleti fino a quando svoltata una curva ci troviamo di fronte un gruppo di altri atleti iscritti alla competizione che giungono da una direzione opposta alla nostra….. Qualcuno ha sbagliato il primo pensiero….Poi noto come in fondo a questo gruppo ci sia anche il buon Matteo con il quale instauro un dialogo di difficile comprensione vista l’assenza di ossigeno nel serbatoio……Finalmente giungo all’ultima salita forse la rampa più dura di tutta la gara…..Non posso mollare e nonostante infarti sempre più prossimi giungo in cima con più di 190 battiti….L’ultima parte del tracciato è tutta in discesa e così decido di rischiare la vita lanciandomi ad una velocità folle….. All’arrivo cedo il testimone a Toni il quale parte ed affronta i 10 km a tutta birra……….Soddisfatto di aver concluso la frazione in 1 h aspetto l’arrivo del mio compagno e di Valerio sorseggiando qualche brulè in compagnia di Matteo…..Ottima prova sportiva anche quella di Toni il quale ultima il percorso in 1 h conducendoci ad una discreta 26esima posizione finale…..Da rivedere invece il suo terzo tempo passato lontano dalla zona brulè/raboso preferendo un thè caldo come bevanda per reintegrare.
Il dream team: Nicola e il mitico Toni

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