Estate 2013, il podismo aveva invaso e conquistato la nostra
testa……. Era una calda serata di Agosto e lo staff P&P con la
collaborazione di altri amici decise di organizzare una trasferta in terra Jesolana..…L’idea
era quella di passare una serata tranquilla, ma come ben noto i programmi sono
fatti per non essere rispettati….Dopo un veloce aperitivo nel bar di fiducia
salimmo in macchina per affrontare quei 120 km di strada…..Giunti in suolo veneziano parcheggiamo
il veicolo e muniti di importanti trofei (bottiglie di Lambrusco emiliano)
lottando contro un nutrito sciame di zanzare ci spostammo verso il centro della
movida …All’arrivo in Piazza Mazzini Matteo sembrava in sovrappensiero e dopo
qualche minuto di totale assenza mentale ci confidò la bizzarria a cui stava
pensando che ci lasciò letteralmente sbalorditi….Egli infatti ci confidò come
uno dei suoi sogni nel cassetto fosse quello di arrivare in questa piazza
affollata di gente con le braccia al cielo per festeggiare una vittoria in una
gara podistica…..Le motivazioni che portarono Matteo a confabulare queste poche
parole rimangono ancora ignote ma vista la determinazione del ragazzo crediamo
che il suo desiderio prima o poi si possa avverare…..Dopo queste simpatiche
esternazioni decidemmo di far decollare la serata e così il primo giro di
americani fu servito……Successivamente giunse l’ora di sbarcare sul pianeta
“Capannina Beach”….. Detto fatto, nel giro di pochi minuti fummo sbalzati su
un’altra dimensione…..Le caraffe vuote si moltiplicavano con la stessa velocità
in cui il divino moltiplicava il pane nella famosa parabola…..Dopo aver
conosciuto svariate ragazze (Matteo hai qualcosa da dire sulla ragazza
bionda???) provenienti da tutto il nord Italia prendemmo la saggia decisione di
levare le ancore e continuare la serata in altri lidi…..All’appello però mancava
una persona, Alessandro si era perso….Dopo una veloce riunione si decise di far
scattare l’operazione “Recupera il soldato Alessandro”…. Iniziarono le
ricerche……In quei frenetici istanti in Piazza Mazzini si stava svolgendo un
concerto a cielo aperto dove personaggi di identità non ben identificata suonavano
strumenti di fattura incerta, creando, nonostante tutto, piacevoli armonie ….Interessato
da questi strani personaggi mi aggiunsi alla folla…. Notai una certa
famigliarità nel viso di uno dei componenti di quel complesso musicale…..
Annebbiato dai fiumi di Campari ingeriti mi avvicinai ulteriormente e ottenni una
piacevole conferma: quel viso famigliare era proprio quello barbuto di
Alessandro…..Provammo ad investigare e capire come avesse fatto a intrufolarsi
in quel leggendario complesso ma anche in questo caso le risposte ci lasciavano
molto dubbiosi…..Erano le 2, forse le 2,30 il momento giusto per concludere la
serata in qualche disco club……A causa della tarda ora i servizi navetta che
facevano la spola tra le varie discoteche erano terminati….. Fortunatamente la
dea bendata ci aiutò nuovamente…Quando eravamo rassegnati e ci stavamo
dirigendo in locali “alternativi” un presunto taxi arrivò in nostro
soccorso……Questo tassista disponeva di un Nissan Patrol, un mezzo che risulta
più adatto a correre la Dakar
che al trasporto di ragazzi…..Nonostante questo l’idea di viaggiare in un mezzo
di tale spessore creava in Matteo un piacevole stato di euforia….Dopo
un’estenuate trattativa riuscimmo a convincere il tassista a caricarci tutti e
5 nel suo mezzo infrangendo così il codice stradale…..Matteo rimase in trans
per tutta la durata del viaggio, furono molte le proposte che egli avanzò al
pilota di sgasare e di creare dei passaggi alternativi i quali includevano
aiuole, arenile, piscine…...Giunti alla meta ci lasciò davanti alla discoteca
in cui si esibiva il leggendario Giorgio Prezioso …..Appena entrati in tale
posto notammo subito giovani ragazze in estasi di fronte al povero dj che si
esibiva al ritmo dei leggendari anni 90…. Dopo averle offese ripetutamente e
sgrondato un paio di cocktail giunse il momento di ritornare a
Jesolo……Alessandro chiamò il tassista il quale in un batter d’occhio con il suo
Patrol arrivò e fece il suo losco mestiere…. A questo punto con il sole che
sorgeva, le tenebre che pian piano lasciavano spazio alla luce facemmo colazione
all’interno di un kebabbaro per rifocillarsi e recuperare le
forze…..Dopo la colazione alternativa la nuova destinazione scelta fu la
spiaggia…… L’idea era quella di fare un sonnellino rigenerate prima di
ritornare a casa…..Ma le cose non andarono proprio così……Ci imbattemmo in una
compagine di giovani veneziani con la passione del beach soccer……Matteo e
Alessandro non si fecero scappare l’occasione di esibirsi col pallone e così
organizzarono una partitella……Quando il match si stava svolgendo regolarmente
ecco che il pulsante che gestisce il cervello di Matteo scese in modalità
OFF….. Appena entrato in possesso del pallone egli incomprensibilmente fece
partire una cannonata ad effetto in direzione Balcani….. Il pallone abbandonò i
confini italiani per entrare in acque croate…..Provammo in tutti i modi a far
ragionare Matteo ma lui non volle sapere di andar a recuperare il
pallone…..”Acqua troppo fredda, ho appena mangiato un kebab e rischio
l’indigestione” la motivazione per non lanciarsi in acqua….. Quando il senso di
colpa lo stava per ammazzare il buon Matteo decise di provare il tutto per
tutto……Fermò un vu cumprà che vendeva palloni per darglielo ai poveri veneziani
ma dopo aver sentito quanto il giovane africano voleva per un super telè (10
euro) Matteo lo allontanò consigliandoli di cambiare strategia di marketing…..
Il pallone poi venne recuperato grazie ad un temerario ragazzo che si lanciò e
affrontò il km a nuoto per il recupero…..Terminato il gioco dovevamo ammazzare
il tempo in qualche modo….Erano circa le 7 di mattina la spiaggia era invasa da
runners…….Dopo esserci lanciati in commenti tecnici sullo stile di corsa e sul
tipo di abbigliamento che i vari podisti presentavano il sottoscritto e Matteo
venimmo colpito da un improvvisa voglia di correre e sudar fuori un po’ di
tossine….Inaspettatamente sui blocchi di partenza si presentò anche Alessandro,
la cui ultima prestazione podistica risaliva ai tempi in cui a carnevale ci si
vestiva da Power Rangers …… Entusiasti di aver un spalla io e Matteo iniziammo
a macinare km (almeno così ci sembrava)….Il ritmo era talmente elevato che il
cuore di Alessandro non riuscì a reggere lo sforzo tanto che fu costretto al
ritiro dopo neanche 500
metri …… L’obiettivo era quello di raggiungere il faro a
occhio e croce saranno stati almeno 8 km una follia per le condizioni in cui
eravamo…….Già dopo i primi metri eravamo in affanno ma decidemmo di non mollare
e proseguire….Nonostante il pessimo stato di forma riuscimmo a sverniciare
qualche vecchietto e la cosa ci gasò molto……Per far più fatica inoltre Matteo
decise di correre un pontile via terra ed un pontile via mare, fino a quando
improvvisamente rischiai di inabissarmi in una fossa atlantica, così decisi che
forse era meglio lasciar perdere…..Non mancava molto al faro forse un paio di
km ma l’idea di fermarci e evitare di continuare in quella follia ebbe il
sopravvento……Dopo circa 6 km
di corsa bloccai il cronometro…..35 minuti fu la sentenza del cellulare….Soddisfatti
di quanto fatto e con visi ampiamente provati raggiungemmo nuovamente il resto
della scuderia……Il ritorno fu eterno in quanto per molti tratti la corsa venne
sostituita da una lenta camminata adatta a rilassare i muscoli e le
articolazione provate dallo sforzo…….Dopo questa esperienza fantastica giunse
il momento di salire in macchina e tornare a casa ad abbracciare il lettone…..
Dopo quasi un anno vi annunciamo il nostro
ritorno ufficiale nella città di Jesolo….. Il P&P torna in terra veneziana
per affrontare una nuova esperienza……Con grosso piacere vi annunciamo che
affronteremo i 21,097 km
della Moonlight Half Marathon (la mezza Maratona di Jesolo)……Sono sicuro che
riusciremo a fare un gran risultato vista la conoscenza pressoché totale di
quella fetta di litorale adriatico….Inoltre la cosa che ci inorgoglisce di più
e che Matteo possa esaudire il suo sogno di arrivare in Piazza Mazzini
sgomitando con un gruppo di keniani con le braccia in alto pronte a ringraziare
il signore……La follia è sempre con noi.
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