mercoledì 29 gennaio 2014

ALLENAMENTO SPECIALE: MERLA NON PERVENUTA

Classico Martedì di fine Gennaio….Dopo un’intesa giornata passata sui libri, nel tardo pomeriggio decido di staccare la spina una decina di minuti…Mi gioco la veloce pausa contattando il mio amico di avventure Matteo….I discorsi, come accade da qualche mese a questa parte, sono sempre ad alto tasso culturale……La guerra per il petrolio in Yemen, il problema dell’Imu sono le tematiche principali…..Chiaramente, vista la nostra indole, finiamo sempre nell’addentrarci in discorsi beceri ed ignoranti tanto che chiedo a Matteo se è al corrente della rissa avvenuta tra Dj Francesco e Balotelli in un noto locale milanese (notizia finita in primo piano su Studio Aperto)…...Giunge poi l’ora di trattare il vero motivo della mia chiamata: il podismo…Chiedo a Matteo quali sono le sue sensazioni di giornata e se se la sente di fare una sgambettata …. Il campione subito sembra tentennare ma poi, memore della domenica passata a degustare bevande fai da te, mi conferma che un giretto espelli tossine si può fare…..Solito orario, solito ritrovo alle 19 sono in via Leogretta…… I primi km vengono affrontati con la solita foga del riscaldamento, il tempo si assesta sui 4.35 min/km…..Matteo inoltre mi conferma di aver le gambe leggermente imballate dopo i km percorsi in bicicletta nella nottata di domenica all’interno del nostro bar di fiducia il Buffalo’s pub, che tristemente ha chiuso i battenti…..Dopo questa piccola confessione si procede ad ampie falcate verso il piccolo comune di Case di Malo per poi salire a Monte di Malo…L’idea è sempre quella di inserire nei nostri tracciati qualche km di salita per temprare i muscoli…..Inoltre pianifichiamo la seguente strategia: a tutto gas in salita, recupero durante la discesa e ultimi km a bombazza…Detto fatto….La prima rampa viene presa con la grinta e la determinazione giusta saliamo a circa 5 min/km….Dopo un leggero falso piano si presenta il secondo e ultimo pezzo di salita….Le gambe sono andate, il ritmo crolla, la fatica avanza ma giungiamo lo stesso in quota con le gambe completamente in “asedo” come confermatomi da Matteo..…Il tracciato prevede una discesa di circa 1.5 km…Prendiamo la saggia decisione di respirare, recuperare le forze per poi lanciare la volata finale……Tornati in “pianura” il ritmo impostato è sui 4.40 min/km….Transitiamo per il centro di Malo e poi via imbocchiamo le oscure campagne per dirigerci verso casa….Quando mancano pochi km a casa decido di alzare il ritmo……Matteo, con la sua torcia ben ancorata al cranio, è in scia…..Le gambe affaticate sembrano rispondere bene agli impulsi dati dal cervello è così osiamo…..Alla fine della fiera portiamo a casa 14.3 km in 1:08 con un km finale fatto in 3:55…..Orgogliosi del risultato conseguito ricevo l’invito da Matteo di brindare con una birra fresca, rifiuto l’invito e me ne torno a casa a macinare sui libri…..Alla prossima ragazzi.

Matteo immortalato durante un pit stop al Buffalo

martedì 28 gennaio 2014

MONTEFORTIANA IN THE WATER CAPITOLO SECONDO

Primi metri a passo lento, transito sotto l’arco di partenza,  sorrido a favore di telecamere per i numerosi fans che mi stanno seguendo da casa e cerco di sgomberare la mente dai brutti pensieri. Viaa  parto a ritmo controllato secondo la strategia impostata seguendo i consigli che Bress ci ha dato nel briefing pre-gara . Molti runners mi superano ma cerco di non farmi trascinare a ritmi che non sono i miei e colgo l’occasione per guardarmi attorno ed osservare i vigneti autoctoni. Dopo 3 km comincia l’insidiosa salita che ci porterà a Fittà, nota frazione dove i residenti sfruttano il passaggio della Montefortiana per aggiornarsi sui fatti del mondo e socializzare con i runners tentando approcci a base alcolica. Mantengo un ritmo costante e comincio a superare qualche concorrente che evidentemente è partito troppo allegro. La pioggia batte forte e le strade sono diventate “quasi trail”, decido di cambiare l’impostazione della bandana da scaldacollo a fascetta da guerriero delle visele. Km 10 comincia la discesa le gambe stanno bene, finalmente incrocio il famoso ristoro dove ti offrono acqua che fa grado e mi di disseto con un paio di sorsate. A questo punto finisce la discesa e penso di avere le allucinazioni esce persino un raggio di sole che mi indica la via, raggiungo Hannibal dell’A-Team (anche lui oggi ha scelto la Montefortiana) e gli confido che mi sembra di avercene,  lui mi rassicura dicendomi di provare a dare tutto,  comincio ad aumentare l’andatura e passo per Soave City, salto l’ultimo ristoro tanto qua l’acqua che fa grado non c’è l’hanno. Mi butto in leggera salita in una strada che fiancheggia l’autostrada, la fatica comincia a farsi sentire ma per fortuna in autostrada altri miei fans mi riconoscono e mi sostengono strombettando dalle auto, io li saluto e stringo i denti anche per loro. Ultimo infinito km sento la musichetta dell’arrivo e aumento, in fondo alla strada l’arrivo, ultimi 300 mt in apnea, supero qualche runners in volata e blocco il cronometro a 1:43:16. Ritiro il pacco gara e scambio le impressioni di gara con il Presidentissimo. Negli spogliatoi trovo Valerio che ha chiuso la corsa in 1:15:00 resto senza parole …. Grandissimo !!! Da qui parte un terzo tempo all’insegna della sobrietà con i compagni di squadra Fulminei dove vengono siglati nuovi pb. Speciali !!   
Prossimo appuntamento con la 21 del Cima il 9 febbraio !! Stay tuned !! 

Hannibal mi rassicura alla Montefortiana <3

domenica 26 gennaio 2014

MONTEFORTIANA IN THE WATER

Domenica 19 gennaio 2014 io e il buon Matteo abbiamo preso parte a una delle Maratonine più spettacolari a livello paesaggistico ed enogastronomico. Prima trasferta da parte nostra marchiata "La Fulminea Winter Tour" in quel di Monteforte d'Alpone. Partenza fissata alle ore 06.45 dal Piazzale d.o.g. platz di Thiene con autobus riservato a varie squadre di atletica vicentine (pro e amatori) guidato dal Presidente della Fulminea Alan Bress Bengio detto Bress. Durante il viaggio di andata la tensione viene stemperata con una simpatica lotteria in cui io e Matteo non ci rendiamo per nulla protagonisti in quanto la fortuna non è dalla nostra parte. A pochi minuti dall'arrivo al parcheggio lo speaker ci illustra a grandi linee l'odissea che ci attenderà in questi 21km e 100m sotto un diluvio della muerte e intanto nelle nostre teste frullano idee riguardanti tattiche di corsa e strategie possibili per non impicciare in problemi vari ed eventuali. Arrivati al comodo parcheggio che distava circa 2 km dalla partenza, problemi per l'autista che tenta di parcheggiare il suo mezzo tra due auto (si suppone abbia un carrozziere di fiducia). Superati questi attimi di terrore collettivo scendiamo dall'autobus in modo disordinato e spingendo il compagno a fianco come da indicazione dataci dal nostro Presidentissimo. Ricchi di euforia grazie alle compresse di vitamina C distribuiteci durante il viaggio di andata ci dirigiamo in direzione Start of Race. Giunti alla zona adibita come spogliatoio e deposito sacche per gli atleti (chiostro dei frati), io e Matteo ci interroghiamo a vicenda sull' abbigliamento più consono da indossare e leggiamo il manuale delle giovani marmotte per posizionare al meglio il "comodissimo" chip sulla scarpa. Successivamente ci dirigiamo verso la partenza dopo un "lungo" riscaldamento di 300m e ci sistemiamo sui blocchi di partenza accompagnati soavemente dalle note dell'Inno di Mameli e da quelle di Eye of the Tiger... Poi finalmente 3 colpi di cannone danno il viaaaaaaa.

La continuazione del racconto di questa fantastica avventura la lascio a Matteo, mio grandissimo amico e compagno Fulmineo... Stay Tuned amici.


Pullman utilizzato per le trasferte dei Fulminei guidato dal Bress

mercoledì 15 gennaio 2014

AMARCORD JESOLO DUEZEROUNOTRE!!

Estate 2013, il podismo aveva invaso e conquistato la nostra testa……. Era una calda serata di Agosto e lo staff P&P con la collaborazione di altri amici decise di organizzare una trasferta in terra Jesolana..…L’idea era quella di passare una serata tranquilla, ma come ben noto i programmi sono fatti per non essere rispettati….Dopo un veloce aperitivo nel bar di fiducia salimmo in macchina per affrontare quei 120 km di strada…..Giunti in suolo veneziano parcheggiamo il veicolo e muniti di importanti trofei (bottiglie di Lambrusco emiliano) lottando contro un nutrito sciame di zanzare ci spostammo verso il centro della movida …All’arrivo in Piazza Mazzini Matteo sembrava in sovrappensiero e dopo qualche minuto di totale assenza mentale ci confidò la bizzarria a cui stava pensando che ci lasciò letteralmente sbalorditi….Egli infatti ci confidò come uno dei suoi sogni nel cassetto fosse quello di arrivare in questa piazza affollata di gente con le braccia al cielo per festeggiare una vittoria in una gara podistica…..Le motivazioni che portarono Matteo a confabulare queste poche parole rimangono ancora ignote ma vista la determinazione del ragazzo crediamo che il suo desiderio prima o poi si possa avverare…..Dopo queste simpatiche esternazioni decidemmo di far decollare la serata e così il primo giro di americani fu servito……Successivamente giunse l’ora di sbarcare sul pianeta “Capannina Beach”….. Detto fatto, nel giro di pochi minuti fummo sbalzati su un’altra dimensione…..Le caraffe vuote si moltiplicavano con la stessa velocità in cui il divino moltiplicava il pane nella famosa parabola…..Dopo aver conosciuto svariate ragazze (Matteo hai qualcosa da dire sulla ragazza bionda???) provenienti da tutto il nord Italia prendemmo la saggia decisione di levare le ancore e continuare la serata in altri lidi…..All’appello però mancava una persona, Alessandro si era perso….Dopo una veloce riunione si decise di far scattare l’operazione “Recupera il soldato Alessandro”…. Iniziarono le ricerche……In quei frenetici istanti in Piazza Mazzini si stava svolgendo un concerto a cielo aperto dove personaggi di identità non ben identificata suonavano strumenti di fattura incerta, creando, nonostante tutto, piacevoli armonie ….Interessato da questi strani personaggi mi aggiunsi alla folla…. Notai una certa famigliarità nel viso di uno dei componenti di quel complesso musicale….. Annebbiato dai fiumi di Campari ingeriti mi avvicinai ulteriormente e ottenni una piacevole conferma: quel viso famigliare era proprio quello barbuto di Alessandro…..Provammo ad investigare e capire come avesse fatto a intrufolarsi in quel leggendario complesso ma anche in questo caso le risposte ci lasciavano molto dubbiosi…..Erano le 2, forse le 2,30 il momento giusto per concludere la serata in qualche disco club……A causa della tarda ora i servizi navetta che facevano la spola tra le varie discoteche erano terminati….. Fortunatamente la dea bendata ci aiutò nuovamente…Quando eravamo rassegnati e ci stavamo dirigendo in locali “alternativi” un presunto taxi arrivò in nostro soccorso……Questo tassista disponeva di un Nissan Patrol, un mezzo che risulta più adatto a correre la Dakar che al trasporto di ragazzi…..Nonostante questo l’idea di viaggiare in un mezzo di tale spessore creava in Matteo un piacevole stato di euforia….Dopo un’estenuate trattativa riuscimmo a convincere il tassista a caricarci tutti e 5 nel suo mezzo infrangendo così il codice stradale…..Matteo rimase in trans per tutta la durata del viaggio, furono molte le proposte che egli avanzò al pilota di sgasare e di creare dei passaggi alternativi i quali includevano aiuole, arenile, piscine…...Giunti alla meta ci lasciò davanti alla discoteca in cui si esibiva il leggendario Giorgio Prezioso …..Appena entrati in tale posto notammo subito giovani ragazze in estasi di fronte al povero dj che si esibiva al ritmo dei leggendari anni 90…. Dopo averle offese ripetutamente e sgrondato un paio di cocktail giunse il momento di ritornare a Jesolo……Alessandro chiamò il tassista il quale in un batter d’occhio con il suo Patrol arrivò e fece il suo losco mestiere…. A questo punto con il sole che sorgeva, le tenebre che pian piano lasciavano spazio alla luce facemmo colazione all’interno di un kebabbaro per rifocillarsi e recuperare le forze…..Dopo la colazione alternativa la nuova destinazione scelta fu la spiaggia…… L’idea era quella di fare un sonnellino rigenerate prima di ritornare a casa…..Ma le cose non andarono proprio così……Ci imbattemmo in una compagine di giovani veneziani con la passione del beach soccer……Matteo e Alessandro non si fecero scappare l’occasione di esibirsi col pallone e così organizzarono una partitella……Quando il match si stava svolgendo regolarmente ecco che il pulsante che gestisce il cervello di Matteo scese in modalità OFF….. Appena entrato in possesso del pallone egli incomprensibilmente fece partire una cannonata ad effetto in direzione Balcani….. Il pallone abbandonò i confini italiani per entrare in acque croate…..Provammo in tutti i modi a far ragionare Matteo ma lui non volle sapere di andar a recuperare il pallone…..”Acqua troppo fredda, ho appena mangiato un kebab e rischio l’indigestione” la motivazione per non lanciarsi in acqua….. Quando il senso di colpa lo stava per ammazzare il buon Matteo decise di provare il tutto per tutto……Fermò un vu cumprà che vendeva palloni per darglielo ai poveri veneziani ma dopo aver sentito quanto il giovane africano voleva per un super telè (10 euro) Matteo lo allontanò consigliandoli di cambiare strategia di marketing….. Il pallone poi venne recuperato grazie ad un temerario ragazzo che si lanciò e affrontò il km a nuoto per il recupero…..Terminato il gioco dovevamo ammazzare il tempo in qualche modo….Erano circa le 7 di mattina la spiaggia era invasa da runners…….Dopo esserci lanciati in commenti tecnici sullo stile di corsa e sul tipo di abbigliamento che i vari podisti presentavano il sottoscritto e Matteo venimmo colpito da un improvvisa voglia di correre e sudar fuori un po’ di tossine….Inaspettatamente sui blocchi di partenza si presentò anche Alessandro, la cui ultima prestazione podistica risaliva ai tempi in cui a carnevale ci si vestiva da Power Rangers …… Entusiasti di aver un spalla io e Matteo iniziammo a macinare km (almeno così ci sembrava)….Il ritmo era talmente elevato che il cuore di Alessandro non riuscì a reggere lo sforzo tanto che fu costretto al ritiro dopo neanche 500 metri …… L’obiettivo era quello di raggiungere il faro a occhio e croce saranno stati almeno 8 km una follia per le condizioni in cui eravamo…….Già dopo i primi metri eravamo in affanno ma decidemmo di non mollare e proseguire….Nonostante il pessimo stato di forma riuscimmo a sverniciare qualche vecchietto e la cosa ci gasò molto……Per far più fatica inoltre Matteo decise di correre un pontile via terra ed un pontile via mare, fino a quando improvvisamente rischiai di inabissarmi in una fossa atlantica, così decisi che forse era meglio lasciar perdere…..Non mancava molto al faro forse un paio di km ma l’idea di fermarci e evitare di continuare in quella follia ebbe il sopravvento……Dopo circa 6 km di corsa bloccai il cronometro…..35 minuti fu la sentenza del cellulare….Soddisfatti di quanto fatto e con visi ampiamente provati raggiungemmo nuovamente il resto della scuderia……Il ritorno fu eterno in quanto per molti tratti la corsa venne sostituita da una lenta camminata adatta a rilassare i muscoli e le articolazione provate dallo sforzo…….Dopo questa esperienza fantastica giunse il momento di salire in macchina e tornare a casa ad abbracciare il lettone…..
Dopo quasi un anno vi annunciamo il nostro ritorno ufficiale nella città di Jesolo….. Il P&P torna in terra veneziana per affrontare una nuova esperienza……Con grosso piacere vi annunciamo che affronteremo i 21,097 km della Moonlight Half Marathon (la mezza Maratona di Jesolo)……Sono sicuro che riusciremo a fare un gran risultato vista la conoscenza pressoché totale di quella fetta di litorale adriatico….Inoltre la cosa che ci inorgoglisce di più e che Matteo possa esaudire il suo sogno di arrivare in Piazza Mazzini sgomitando con un gruppo di keniani con le braccia in alto pronte a ringraziare il signore……La follia è sempre con noi.